lunedì 16 giugno 2008

rifiuti

A partire dagli anni 80 lo smaltimento dei rifiuti ha assunto un rilevanza sempre maggiore. Sia perché lo sviluppo economico e la crescita dei consumi hanno prodotto un notevole incremento dei materiali di scarto, sia per una sensibilità maggiore verso le tematiche ambientali.
Rientrano sotto la definizione di rifiuti tutte quelle sostanze o oggetti che risultano di scarto o avanzo alle più svariate attività umane. Il rifiuto è generato da una scelta soggettiva in quanto ha perso la propria utilità per chi lo possiede ma non ha perso utilità o valore per altri.
Secondo la parte IV Testo Unico Ambientale (DL n° 152 del 3 aprile 2006, "Nuove norme in materia ambientale" dall'art. 177 all'art 266.), che rappresenta il riferimento normativo di settore per l'Italia, rientrano tra i rifiuti le seguenti sostanze:
• Residui di produzione o di consumo in appresso non specificati
• Prodotti fuori norma (pezzi meccanici prodotti da industrie non realizzati bene)
• Prodotti scaduti
• Sostanze accidentalmente riversate, perdute o aventi subito qualunque altro incidente, compresi tutti i materiali, le attrezzature, eccetera, contaminati in seguito all'incidente in questione (oli, scarichi delle industrie non depurati, petrolio)
• Sostanze contaminate o insudiciate in seguito ad attività volontarie (a esempio residui di operazioni di pulizia, materiali da imballaggio, contenitori, ecc.)
• Elementi inutilizzabili (a esempio batterie fuori uso, catalizzatori esausti)
• Sostanze divenute inadatte all'impiego (a esempio acidi contaminati, solventi contaminati)
• Residui di processi industriali (a esempio scorie, residui di distillazione)
• Residui di procedimenti antinquinamento (a esempio fanghi di lavaggio di gas, polveri di filtri dell'aria, filtri usati)
• Residui di lavorazione/sagomatura (a esempio trucioli di tornitura o di fresatura)
• Residui provenienti dall'estrazione e dalla preparazione delle materie prime (a esempio residui provenienti da attività minerarie o petrolifere)
• Sostanze contaminate
• Qualunque materia, sostanza o prodotto la cui utilizzazione è giuridicamente vietata
• Prodotti di cui il detentore non si serve più (a esempio articoli messi fra gli scarti dell'agricoltura, dalle famiglie, dagli uffici, dai negozi, dalle officine, ecc.)
• Materie, sostanze o prodotti contaminati provenienti da attività agricola
• Qualunque sostanza, materia o prodotto che non rientri nelle categorie sopra elencate
I rifiuti vengono classificati, in base all'origine, in rifiuti urbani, rifiuti speciali, rifiuti verdi e, secondo le loro caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi.
È stato inoltre realizzato un elenco dei rifiuti, a livello comunitario, in cui ad ogni tipo di rifiuto corrisponde un codice, detto codice CER (codice europeo dei rifiuti). I rifiuti pericolosi sono quelli che nel codice CER hanno un asterisco.


Rifiuti speciali
Sono considerati rifiuti speciali tutti i rifiuti provenienti da attività produttive, indipendentemente dalla loro pericolosità e qualità merceologica. A seconda della loro merceologia possono essere:
• assimilabili agli urbani, e quindi smaltiti in impianti destinati anche agli RSU;
• tossico-nocivi e quindi destinati al trattamento in appositi impianti;
• inerti o putrescibili .
Rifiuti verdi
Con questo termine si indica un rifiuto in cui è presente sostanza vegetale almeno per il 50% in peso, in cui sono assenti gli inerti e le cui altre componenti sono legno e carta; le sorgenti di questi rifiuti sono: 1) mercati ortofrutticoli all'ingrosso 2) mercati centrali e rionali al minuto 3) supermercati 4) singoli punti di vendita (negozi ortofrutta) I rifiuti vegetali, in particolare quelli derivanti da vendita di prodotti ortofrutticoli, sono considerati idonei a garantire un compost di qualità in quanto : - non presentano cariche microbiche patogene che possano resistere ai processi ossidativi che si verificano durante la trasformazione in compost; - essendo residui di prodotti alimentari, non presentano contaminazione da prodotti chimici, come antiparassitari o altri prodotti usati per evitare l'appassimento che possono invece essere presenti in fiori da vaso o piante ornamentali, ecc..... Rifiuti verdi sono considerati anche quelli costituiti da sfalci, potature e foglie derivanti da attività di cura del verde pubblico e privato in genere, residui prodotti da attività di vendita di fiori e piante, ecc... che spesso finiscono mischiati ai rifiuti solidi; é fondamentale mantenere separati i residui verdi in genere durante la raccolta dei RSU sia per contenere la carica di microrganismi patogeni per l'uomo (solitamente presenti in numero rilevante nella frazione organica dei rifiuti solidi urbani) sia per evitare contaminazione da metalli pesanti.

Rifiuti urbani

Sono rifiuti urbani (o rifiuti solidi urbani, RSU):
a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;
b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell'articolo 198, comma 2, lettera g);
c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;
d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;
e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali;
f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), ed e).

Umido
L'espressione umido, relativamente ai rifiuti solidi urbani, indica la frazione merceologica di questi caratterizzata da materiale organico, come ad esempio lo scarto di frutta e verdura. Tale frazione è caratterizzata da una notevole deperibilità e dal fatto che, in virtù della sua natura organica, può essere utilizzata nella produzione di compost, biogas (gas prodotto da materiale biodegradabile)

Rifiuti inerti
Sono definitirifiuti inerti:
a) sfridi di materiali da costruzione o materiali provenienti da demolizioni, costruzioni e scavi
b) materiali ceramici cotti
c) vetro di ogni tipo
d) rocce
I rifiuti inerti, visto il loro impatto ambientale quasi nullo, vengono solitamente stoccati in discariche specifiche con prescrizioni di sicurezza meno restrittive rispetto a quelle dei RSU o dei rifiuti speciali.

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