lunedì 16 giugno 2008

NOI PRODUCIAMO SPAZZATURA

MODERNO ARREDO URBANO

PRODUZIONI AGRICOLE CAMPANE "DOP"

CHISSA' COSA C'E' LA DENTRO

PANORAMA (VISTA MONTI)

DUNQUE MI CHIEDO

il nostro senso civico dov'è finito? riusciamo ad immaginare di fare nostra una conoscenza del rifiuto come risorsa e non solo come "SCARTO"?
proviamo a cambiare prospettiva, sicuramente con il sacrificio di tutti e la cooperazione ed il sostegno anche dello Stato (per far fronte all'attuale emergenza) riusciremo a vivere in un contesto certamente più dignitoso.

tutto ciò non mi vieta di considerare, da campana, che molto di ciò che inquina ed ha inquinato la nostra regione deriva da rifiuti tossici - industriali- ecc., e che la campania ne ha smaltito (illegalmente) una quantità non corrispondente alle produzioni industriali della regione,

siamo stati il "mondezzaio d'Italia"!!!

ORA BASTA! E' necessario superare l'emergenza e regolamentare questo COMMERCIO ILLEGALE ed estremamente lucroso per le malavite.

Insieme, un passo alla volta riusciremo ad invertire la ROTTA.

Concetto di risorsa

"in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma", quindi il concetto stesso di rifiuto contiene un contro senso; la natura non rifiuta niente, tutto viene assimilato dal nostro ambiente, spetta a ciascuno di noi fare in modo che ciò avvenga nel modo giusto anzi conveniente.

Per risorsa si intende qualsiasi cosa possa essere prelevata dall’ambiente vivente e non vivente per soddisfare le esigenze.
Tuttavia: "Non dobbiamo compiacerci troppo delle nostre vittorie sulla natura poiché essa si prende sempre la sua rivincita.”
Il termine risorsa è strettamente connesso al termine di materie prime e seconde. Sono considerate materie prime tutti quei materiali che sono alla base per la fabbricazione e produzione di altri beni tramite l'utilizzo di opportune lavorazioni e processi industriali che permettono di ottenere il prodotto finale desiderato. Costituiscono in pratica il grezzo originario

Esempi di materie prime:
• prodotti agricoli
• animali
• materie tessili
• minerali
• metalli
• legname

E' considerata materia seconda:
quella proveniente da materiale recuperato dopo il suo precedente utilizzo (essendo convenientemente riutilizzabile) e che permette in alcuni casi di risparmiare materia prima.
Un esempio semplice ed efficace è la carta:
la pasta di cellulosa delle piante tagliate costituisce materia prima, quando il foglio usato viene riciclato diventa materia seconda, in quanto ha già subito una prima lavorazione. In entrambi i casi il risultato finale è un foglio di carta.


Le risorse rinnovabili, sia di materia sia di energia, sono risorse che, per caratteristiche naturali o per effetto della coltivazione dell'uomo, si rinnovano nel tempo e risultano, quindi, disponibili per la sopravvivenza umana pressoché indefinitamente nel tempo. Per quanto attiene alle risorse "coltivabili" - quali foreste, pascoli e generalmente suolo agricolo - il mantenimento delle caratteristiche di rinnovabilità dipende dall'abilità e dall'attenzione del coltivatore. Per quanto riguarda l'energia, si considerano risorse (più propriamente, fonti) rinnovabili: l'irraggiamento solare (per produrre energia termica e elettrica), il vento (fonte eolica d'elettricità), le maree e le correnti marine in genere, i salti d'acqua (fonte idroelettrica),ma anche le biomasse (combustione per generazione termica e cogenerazione di calore e elettricità). In senso lato, si possono considerare "fonti" rinnovabili anche i "pozzi" termici utilizzabili per il raffrescamento passivo degli edifici: aria ; terreno (raffrescamento geotermico); acqua nebulizzata ; cielo notturno . Una risorsa rinnovabile si dice anche "sostenibile", se il tasso di riproduzione della medesima è uguale o superiore a quello di utilizzo. Tale concetto implica la necessità di un uso razionale delle risorse rinnovabili ed è particolarmente importante per quelle risorse - quali, ad esempio, le forestali - per le quali la disponibilità non è indefinita, rispetto ai tempi d'evoluzione della civiltà umana sulla terra, quali invece, ad esempio, le fonti solare o eolica.
Invece tutto ciò che non si rigenera tempo vengono dette risorse non rinnovabili.
Per esempio:
combustibili come petrolio o carbone o metalli.

rifiuti

A partire dagli anni 80 lo smaltimento dei rifiuti ha assunto un rilevanza sempre maggiore. Sia perché lo sviluppo economico e la crescita dei consumi hanno prodotto un notevole incremento dei materiali di scarto, sia per una sensibilità maggiore verso le tematiche ambientali.
Rientrano sotto la definizione di rifiuti tutte quelle sostanze o oggetti che risultano di scarto o avanzo alle più svariate attività umane. Il rifiuto è generato da una scelta soggettiva in quanto ha perso la propria utilità per chi lo possiede ma non ha perso utilità o valore per altri.
Secondo la parte IV Testo Unico Ambientale (DL n° 152 del 3 aprile 2006, "Nuove norme in materia ambientale" dall'art. 177 all'art 266.), che rappresenta il riferimento normativo di settore per l'Italia, rientrano tra i rifiuti le seguenti sostanze:
• Residui di produzione o di consumo in appresso non specificati
• Prodotti fuori norma (pezzi meccanici prodotti da industrie non realizzati bene)
• Prodotti scaduti
• Sostanze accidentalmente riversate, perdute o aventi subito qualunque altro incidente, compresi tutti i materiali, le attrezzature, eccetera, contaminati in seguito all'incidente in questione (oli, scarichi delle industrie non depurati, petrolio)
• Sostanze contaminate o insudiciate in seguito ad attività volontarie (a esempio residui di operazioni di pulizia, materiali da imballaggio, contenitori, ecc.)
• Elementi inutilizzabili (a esempio batterie fuori uso, catalizzatori esausti)
• Sostanze divenute inadatte all'impiego (a esempio acidi contaminati, solventi contaminati)
• Residui di processi industriali (a esempio scorie, residui di distillazione)
• Residui di procedimenti antinquinamento (a esempio fanghi di lavaggio di gas, polveri di filtri dell'aria, filtri usati)
• Residui di lavorazione/sagomatura (a esempio trucioli di tornitura o di fresatura)
• Residui provenienti dall'estrazione e dalla preparazione delle materie prime (a esempio residui provenienti da attività minerarie o petrolifere)
• Sostanze contaminate
• Qualunque materia, sostanza o prodotto la cui utilizzazione è giuridicamente vietata
• Prodotti di cui il detentore non si serve più (a esempio articoli messi fra gli scarti dell'agricoltura, dalle famiglie, dagli uffici, dai negozi, dalle officine, ecc.)
• Materie, sostanze o prodotti contaminati provenienti da attività agricola
• Qualunque sostanza, materia o prodotto che non rientri nelle categorie sopra elencate
I rifiuti vengono classificati, in base all'origine, in rifiuti urbani, rifiuti speciali, rifiuti verdi e, secondo le loro caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi.
È stato inoltre realizzato un elenco dei rifiuti, a livello comunitario, in cui ad ogni tipo di rifiuto corrisponde un codice, detto codice CER (codice europeo dei rifiuti). I rifiuti pericolosi sono quelli che nel codice CER hanno un asterisco.


Rifiuti speciali
Sono considerati rifiuti speciali tutti i rifiuti provenienti da attività produttive, indipendentemente dalla loro pericolosità e qualità merceologica. A seconda della loro merceologia possono essere:
• assimilabili agli urbani, e quindi smaltiti in impianti destinati anche agli RSU;
• tossico-nocivi e quindi destinati al trattamento in appositi impianti;
• inerti o putrescibili .
Rifiuti verdi
Con questo termine si indica un rifiuto in cui è presente sostanza vegetale almeno per il 50% in peso, in cui sono assenti gli inerti e le cui altre componenti sono legno e carta; le sorgenti di questi rifiuti sono: 1) mercati ortofrutticoli all'ingrosso 2) mercati centrali e rionali al minuto 3) supermercati 4) singoli punti di vendita (negozi ortofrutta) I rifiuti vegetali, in particolare quelli derivanti da vendita di prodotti ortofrutticoli, sono considerati idonei a garantire un compost di qualità in quanto : - non presentano cariche microbiche patogene che possano resistere ai processi ossidativi che si verificano durante la trasformazione in compost; - essendo residui di prodotti alimentari, non presentano contaminazione da prodotti chimici, come antiparassitari o altri prodotti usati per evitare l'appassimento che possono invece essere presenti in fiori da vaso o piante ornamentali, ecc..... Rifiuti verdi sono considerati anche quelli costituiti da sfalci, potature e foglie derivanti da attività di cura del verde pubblico e privato in genere, residui prodotti da attività di vendita di fiori e piante, ecc... che spesso finiscono mischiati ai rifiuti solidi; é fondamentale mantenere separati i residui verdi in genere durante la raccolta dei RSU sia per contenere la carica di microrganismi patogeni per l'uomo (solitamente presenti in numero rilevante nella frazione organica dei rifiuti solidi urbani) sia per evitare contaminazione da metalli pesanti.

Rifiuti urbani

Sono rifiuti urbani (o rifiuti solidi urbani, RSU):
a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;
b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell'articolo 198, comma 2, lettera g);
c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;
d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;
e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali;
f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), ed e).

Umido
L'espressione umido, relativamente ai rifiuti solidi urbani, indica la frazione merceologica di questi caratterizzata da materiale organico, come ad esempio lo scarto di frutta e verdura. Tale frazione è caratterizzata da una notevole deperibilità e dal fatto che, in virtù della sua natura organica, può essere utilizzata nella produzione di compost, biogas (gas prodotto da materiale biodegradabile)

Rifiuti inerti
Sono definitirifiuti inerti:
a) sfridi di materiali da costruzione o materiali provenienti da demolizioni, costruzioni e scavi
b) materiali ceramici cotti
c) vetro di ogni tipo
d) rocce
I rifiuti inerti, visto il loro impatto ambientale quasi nullo, vengono solitamente stoccati in discariche specifiche con prescrizioni di sicurezza meno restrittive rispetto a quelle dei RSU o dei rifiuti speciali.

IMPORTANZA DEL COMPOSTAGGIO

RECUPERO DI RISORSE E UNA LIMITAZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE PRODOTTO DALLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI.
In assenza del trattamento di compostaggio, infatti, i rifiuti organici umidi dovrebbero essere smaltiti:
• in impianti di termodistruzione, peggiorando le condizioni di processo (richiesta di energia per l’evaporazione dell’acqua e quindi abbassamento delle temperature di combustione con potenziale produzione di ulteriori inquinanti)
• in discariche controllate, provocando un incremento dei fenomeni di degradazione biologica anaerobica con ulteriori produzioni di percolato e biogas.


Il sistema più tradizionale per il trattamento di compostaggio è quello del cumulo all’aperto
I cumuli all’aperto, per la fase di fermentazione accelerata, sono ammessi solo per materiali che non diano problemi di maleodorazione (rifiuti verdi e lignocellulosici in quantità < 1000 t/a)
In questi casi di impianti semplificati il cumulo è realizzato direttamente sul terreno, allestito e gestito manualmente
E’ la situazione tipica dei rifiuti verdi prodotti in giardini privati o in quelli pubblici di limitate dimensioni.

PRETRATTAMENTI BIOLOGICI

Compostaggio (con ossigeno) (compost)
Digestione anaerobica (senza ossigeno) (biogas)


COMPOSTAGGIO

Tecnica attraverso la quale viene controllato, accelerato e
migliorato il processo naturale a cui va incontro qualsiasi sostanza organica per effetto dei microrganismi naturalmente presente nell'ambiente
Il compostaggio è un processo biologico aerobico per la trasformazione della sostanza organica umida in un prodotto (“fertilizzante”) ricco di composti umificati chiamato compost.
I primi esempi si possono far risalire ad esperienze inglesi in India attorno al
1920.

TIPI DI PRETRATTAMENTI

Pretrattamenti meccanici di selezione e vagliatura
Pretrattamenti biologici: compostaggio e digestione anaerobica
Pretrattamenti chimici fisici

OBIETTIVI PRETRATTAMENTI

Il recupero di materiali riutilizzabili
La separazione di frazioni omogenee, nel caso di raccolta multimateriale (VETRO, CARTA, PLASTICA)
Il miglioramento della qualità del materiale raccolto
La selezione dello stesso materiale in frazioni con caratteristiche differenti, da inviare a impianti distinti (PLASTICA)
La riduzione della quantità di materiale da inviare in discarica
Il miglioramento delle caratteristiche di combustibilità (riduzione umidità e inerti, innalzamento del potere calorifico)
La stabilizzazione del materiale

PRETRATTAMENTI

Un sistema di pretrattamento dei rifiuti è l’insieme delle operazioni atte a predisporre il materiale alle operazioni successive:
Trattamento
Recupero
Riciclo
Termovalorizzazione
Stabilizzazione biologica
Compostaggio
Smaltimento finale

DECRETO RONCHI

provate a cercarlo, scoprirete che per tutto eiste una regola e solo in Campania smaltiamo in DEROGA.

cosa è un rifiuto

Per rifiuto intendiamo qualsiasi sostanza o oggetto derivante da attività umane o da cicli naturali, abbandonato o destinato all’abbandono.


Il rifiuto è generato da una scelta soggettiva in quanto ha perso la propria utilità per il soggetto che lo detiene ma non ha perso utilità o valore per altri.

residui di produzione o di consumo prodotti fuori norma (pezzi meccanici non realizzati bene) sostanze accidentalmente riversate, perdute o aventi subito qualunque altro incidente, compresi tutti i materiali, le attrezzature, eccetera, contaminati in seguito all'incidente in questione (oli, scarichi delle industrie non depurati, petrolio da petroliera) prodotti scaduti sostanze contaminate o sporcate in seguito ad attività volontarie (a esempio residui di operazioni di pulizia, materiali da imballaggio, contenitori, ecc.) elementi inutilizzabili (a esempio batterie fuori uso) sostanze divenute inadatte all'impiego (a esempio acidi contaminati, solventi contaminati) residui di processi industriali (a esempio scorie, residui di distillazione) residui di procedimenti antinquinamento (a esempio fanghi di lavaggio di gas, polveri di filtri dell'aria, filtri usati) residui di lavorazione/sagomatura (a esempio trucioli di tornitura o di fresatura) residui provenienti dall'estrazione e dalla preparazione delle materie prime (a esempio residui provenienti da attività minerarie o petrolifere) sostanze contaminate qualunque materia, sostanza o prodotto la cui utilizzazione è giuridicamente vietata (amianto) prodotti di cui il detentore non si serve più (a esempio articoli messi fra gli scarti dell'agricoltura, dalle famiglie, dagli uffici, dai negozi, dalle officine, ecc.) materie, sostanze o prodotti contaminati provenienti da attività agricole,qualunque sostanza, materia o prodotto che non rientri nelle categorie sopra elencate

TUTTO QUESTO LO POSSIAMO CLASSIFICARE IN:
•RIFIUTI SOLIDI URBANI
•RIFIUTI SPECIALI
•RIFIUTI TOSSICI E NOCIVI
così (in teoria) il rifiuto potrà essere indirizzato al sito e/o al processo di smaltimento più idoneo.E' evidente che c'è qualcosa che non va nel ciclo "virtuso" della raccolta e smaltimeno e/o riciclaggio dei rifiuti in campania.QUALCUNO A CAPITO IL PERCHEEEE'?